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Comunicato stampa del 22 gennaio 2019

data 22/01/2019

A margine della notizia, riportata da alcuni quotidiani, circa presunti rilievi della Corte dei conti sulla nomina di un magistrato militare a Consigliere giuridico del Ministro della Difesa

COMUNICATO STAMPA

DELLA ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI MILITARI DEL 22/1/2019

 

La Associazione Nazionale Magistrati Militari esprime il proprio stupore per la notizia, apparsa su alcuni organi di informazione, secondo cui l’Ufficio di controllo della Corte dei conti avrebbe mosso rilievi al decreto del Ministro della Difesa di nomina di un magistrato militare quale proprio Consigliere giuridico, con specifico riguardo ad un presunto divieto di legge in tal senso.

Ricorda che i magistrati militari sono equiparati ed assimilati per legge ad ogni effetto ai magistrati ordinari, sicché non sussiste alcuna preclusione al conferimento di incarichi ministeriali fiduciari in posizione di fuori ruolo, né presso il Ministero della Difesa, né presso altri Ministeri.

Appare del tutto infondato ed oltremodo singolare adombrare il fatto che un magistrato militare fuori ruolo presso il Ministero della Difesa non goda delle garanzie proprie di ogni magistrato della Repubblica, esattamente nella stessa misura in cui queste sono riconosciute ai magistrati ordinari destinati a corrispondenti incarichi fuori ruolo da parte del Ministro della Giustizia, e ai magistrati contabili e amministrativi assegnatari in posizione del tutto analoga di posizioni fiduciarie da parte della Presidenza del Consiglio, presso la cui struttura sono incardinati.

Giova ricordare in proposito che, se il Ministro della Difesa è titolare dell’azione disciplinare nei confronti dei magistrati militari, in maniera analoga i magistrati ordinari sono sottoposti al correlativo potere del Ministro della Giustizia, così come i magistrati amministrativi e contabili sono assoggettati all’analogo potere del Presidente del Consiglio.

L’Associazione rileva infine che la collega attuale Consigliere giuridico del Ministro della Difesa è stata destinata a tale incarico previa delibera del Consiglio della Magistratura Militare, organo di autogoverno che agisce proprio a tutela della indipendenza della magistratura militare, sotto la presidenza del Primo Presidente della Cassazione.